
Prospettiva Persona N.68 Aprile - Giugno 2009
Ignazio Silone e il terremoto in Abruzzo
(di G.P. Di Nicola e A. Danese)
Secondino Tranquilli (Ignazio Silone) era uno studente ginnasiale quindicenne quando il suo mondo crollò: nel 1915, il terremoto distrusse la Marsica, con 28.000 morti. Pescina fu il paese che, dopo Avezzano, San Benedetto e Gioia dei Marsi, ebbe il più alto numero di vittime1. Sopravvissero 1500 abitanti su una popolazione di 5000. In quel 13 gennaio (giorno fissato nella memoria come una pietra miliare), mentre i compagni del Seminario minore erano nel panico e i superiori lanciavano ordini, Secondino gridava: "Viva la libertà", prendendo la via delle scale. Andava incontro ad un cataclisma apocalittico: scompariva d\'un sol colpo tutto il suo mondo, costringendolo a prendere atto della fragilità di tutto ci&ogrtave che aveva amato: la casa, la famiglia, la chiesa e quegli ideali che gli erano sembrati intoccabili.
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