https://www.prospettivapersona.it/index.php/prospettivapersona/issue/feed Prospettiva Persona 2023-12-04T16:48:43+01:00 Rivista Prospettiva Persona redazione@prospettivapersona.it Open Journal Systems https://www.prospettivapersona.it/index.php/prospettivapersona/article/view/120 La democrazia dentro la bolla: il contributo della cultura personalista 2023-12-04T16:24:01+01:00 Redazione redazione@prospettivapersona.it <p>Una delle ultime fasi di trasformazione della democrazia contemporanea è caratterizzata dalla prepotente ascesa dell’intelligenza artificiale e dalla profonda invadenza degli algoritmi che alimentano nuove forme di polarizzazione, sempre più radicali, all’interno della società.</p> 2023-12-02T00:00:00+01:00 Copyright (c) 2023 https://www.prospettivapersona.it/index.php/prospettivapersona/article/view/131 La persona e la sfida digitale 2023-12-04T16:45:03+01:00 Francesco Bellino redazione@prospettivapersona.it <p>L’ascesa dell’intelligenza artificiale e l’invadenza degli algoritmi nella vita quotidiana alimentano forme di polarizzazione nella società, minacciando la sovranità popolare e le libertà individuali.</p> <p>Il saggio dimostra con articolate argomentazioni i limiti epistemologici, giuridici ed etico-politici della semplificazione algoritmica.</p> <p>La verità ci fa liberi e ci consente di porre la persona al vertice della democrazia e come fine della ricerca scientifica e tecnologica.</p> 2023-12-02T00:00:00+01:00 Copyright (c) 2023 https://www.prospettivapersona.it/index.php/prospettivapersona/article/view/121 La persona come “promessa comunicativa” nella digital age 2023-12-04T16:25:56+01:00 Ivo Stefano Germano redazione@prospettivapersona.it <p>La comunicazione digitale come orizzonte culturale e mediale assomiglia sempre più a una congerie inestricabile di definizioni, paradigmi e teorie, critiche e fraintendimenti. In particolare, i social media sarebbero simboli della fine della società democratica, la negazione stessa dell’esistenza di un limite naturale clonazione, biotecnologie, flussi d’informazione che schiacciano ogni diversità, come Deep Fake, trasformando, anzitutto, i rapporti umani, negando lo spazio, non solo comunicazionale alle forme proprie dei rapporti interpersonali in un eterno presente fatto d’intrattenimento eterno.</p> 2023-12-02T00:00:00+01:00 Copyright (c) 2023 https://www.prospettivapersona.it/index.php/prospettivapersona/article/view/122 “Democrazia digitale”e/o “illuminismo digitale” 2023-12-04T16:27:44+01:00 Attilio Danese redazione@prospettivapersona.it <p>La digitalizzazione è apparsa a molti la soluzione alla necrosi delle democrazie e dei partiti, che nei paesi occidentali a partire dal secondo dopoguerra hanno perso di peso insieme alle loro ideologie e si sono trasformati in “partiti pigliatutto” orientati al consenso. Per correggere i difetti della “democrazia malata”, si è fatto ricorso alla sempre reclamata e mai realizzata “democrazia diretta”: la partecipazione di tutto il popolo al governo, che sarebbe resa possibile dalla cosiddetta e-democracy. L’articolo mostra i limiti e i rischi dell’affidamento al digitale specie in relazione al controllo capillare, alle strumentalizzazioni e alle fake news. La disillusione non può comportare la resa alla cosiddetta “democrazia apatica” (disinteresse, rassegnazione, senso di impotenza, sfiducia, mancanza di requisiti minimi) ma anzi rafforzare l’impegno per una cittadinanza attiva e capace di discernimento.</p> 2023-12-02T00:00:00+01:00 Copyright (c) 2023 https://www.prospettivapersona.it/index.php/prospettivapersona/article/view/123 Out of the bubble! Le tecnologie digitali e la politica del futuro 2023-12-04T16:29:27+01:00 Markus Krienke redazione@prospettivapersona.it <p>La tesi della bubble democracy che ormai da qualche tempo è discussa in modo controverso, si conferma come ermeneutica della frammentazione sociale che si realizza nella sua fenomenologia attuale proprio come effetto della trasformazione digitale della società. Le nuove tecnologie della comunicazione non sono “neutre” ma al contrario vengono utilizzate come mezzo per una cultura della post-verità, di populismi, del capi-talismo della sorveglianza e di una democrazia del narcisismo. Considerando il rischio che da questa trasformazione deriva per la libertà e coesione sociale, urge analizzare attentamente quali sono le caratteristiche della democrazia che sono coinvolte nelle dinamiche del cambiamento. Sicuramente la personalizzazione della sfera politica e la sovrapposizione della dimensione privata alla sfera pubblica creano un contesto di rottura con la cultura moderna che ha definito le stesse istituzioni democratiche. Attraverso un’analisi della teoria della «democrazia deliberativa» di Habermas, si cerca di delineare le dimensioni dell’importanza della democrazia per la realizzazione della libertà anche nell’infosfera.</p> 2023-12-02T00:00:00+01:00 Copyright (c) 2023 https://www.prospettivapersona.it/index.php/prospettivapersona/article/view/124 Democrazia precaria. Dominio degli algoritmi e condizione 2023-12-04T16:32:20+01:00 Ignazio Iacone redazione@prospettivapersona.it <p>L’umanità vive un tempo rivoluzionario; per la forza pervasiva della tecnoscienza, per la fine delle ideologie, per il dilagare delle disuguaglianze, per la pretesa transumanista di reinventare l’uomo trasformandolo in una neutralità indefinita. Tutto questo narra il nostro drammatico presente. Solo parole come diritti umani, partecipazione responsabile, libertà, uguaglianza, bene comune, solidarietà etc., connotano la dimensione stessa dell’umano e della sua dignità, costituendo un presidio ben saldo contro ogni forma di totalitarismo. Se da un lato globalizzazione e tecnologia digitale hanno aperto nuove frontiere, offrendo inedite opportunità di sviluppo, dall’altro hanno determinato nuove forme di egemonia, privando molti popoli della loro identità socio-culturale, politica ed economica. In un tempo pervaso da accelerazioni, solo una politica capace di mettere al centro dell’agenda la persona, potrà far crescere la cultura dell’inclusione, antidoto efficace alle crescenti discriminazioni, violenze ed esclusioni in tutto il mondo.</p> 2023-12-02T00:00:00+01:00 Copyright (c) 2023 https://www.prospettivapersona.it/index.php/prospettivapersona/article/view/125 Leviatano cibernetico e bolle social 2023-12-04T16:34:27+01:00 Alessandro Ballabio redazione@prospettivapersona.it <p>Lo scopo di questo articolo è quello di mostrare in che modo la mentalità cibernetica costituisca un modello interpretativo fondamentale nel processo di formazione di una cultura algoritmica antropologica, ma non antropocentrica. Il paradigma epistemologico fondamentale da cui partiamo, culturale e tecnico allo stesso tempo, è quello della causalità ricorsiva, inaugurato dalla cibernetica. Questa nozione ci servirà come base per comprendere alcune implicazioni dell’algorpolitica 1 , la politica degli algoritmi, che rappresenta il totalitarismo senza ideologia di un Leviatano elettronico che governa gli individui profilati, rinchiudendoli in bolle social nelle quali ognuno è al sicuro dagli attacchi di chi la pensa diversamente. Infine, si mostra in che modo il fattore umano, presente nell’architettura degli algoritmi, costituisca allo stesso tempo un punto di fuga e di alleanza creativa con il potere orizzontale e pervasivo del Leviatano cibernetico.</p> 2023-12-02T00:00:00+01:00 Copyright (c) 2023 https://www.prospettivapersona.it/index.php/prospettivapersona/article/view/126 Mia nonna Amalia 2023-12-04T16:35:52+01:00 Marco Vitale redazione@prospettivapersona.it <p>Sono convinto che se vi chiedo chi era Jiurii Gagarin si alzeranno molte mani, anche di giovanissimi. Ma se vi chiedo: chi era Stanislav Petrov, è probabile che le mani alzate siamo pochissime, forse nessuna. Stanislav Petrov era un tenente colonello dell’esercito russo che il 26 settembre 1983, in piena guerra fredda, era addetto alla verifica dei dati provenienti dalla rete di satelliti che potevano anticipare possibili attacchi di missili atomici lanciati dagli USA contro l’Unione Sovietica. Stanislav Petrov ricevette dei segnali di un imminente attacco di missili atomici USA. Ma non si fidò di questi dati e non passò l’allarme convinto che si trattasse solo di un’avaria. Disse «Ero un analista, ero certo che si trattasse di un errore, me lo diceva la mia intuizione. Forse ho deciso così perché ero l’unico ad avere una formazione civile, mentre tutti gli altri addetti erano militari abituati a impartire ed eseguire ordini». Federico Faggin, dal quale traggo questo drammatico episodio, commenta: «Fu una vera fortuna che quella notte fosse proprio lui a fare il turno di guardia ai calcolatori. Che cosa sarebbe successo se, al suo posto, ci fosse stato un militare addestrato a obbedire senza discutere. O peggio ancora, se ci fosse stato un robot?» . Mi sembra che questo episodio sia una efficace introduzione al tema di intelligenza umana e intelligenza artificiale e al tema di intelligenza, coscienza e responsabilità che voglio, brevemente, commentare, con l’aiuto di mia Nonna Amalia.</p> 2023-12-02T00:00:00+01:00 Copyright (c) 2023 https://www.prospettivapersona.it/index.php/prospettivapersona/article/view/132 Recensioni 2023-12-04T16:47:01+01:00 Redazione redazione@prospettivapersona.it <p>Le nostre recensioni</p> 2023-12-02T00:00:00+01:00 Copyright (c) 2023 https://www.prospettivapersona.it/index.php/prospettivapersona/article/view/119 Indice 2023-12-04T15:22:34+01:00 Redazione redazione@prospettivapersona.it <p>Indice</p> 2023-12-02T00:00:00+01:00 Copyright (c) 2023 https://www.prospettivapersona.it/index.php/prospettivapersona/article/view/127 Introduzione 2023-12-04T16:37:31+01:00 Settimio Luciano redazione@prospettivapersona.it <p>La riflessione antropologica, più di altre tematiche filosofico-teologiche, è chiamata a comprendere e rispondere ai continui mutamenti legati alla identità in fieri dell’uomo che al di là di alcuni aspetti essenziali, esprime la sua libertà in maniera sempre creativa e rinnovata. Ciò fa soggiacere a pericoli e sfide che occorre sempre raccogliere in senso positivo: sfide sul confine tra influsso delle tecnologia sull’uomo e la sua libertà sempre da esprimere; sul limite fra macchina e uomo, fra i potenziamenti che questi riceve da innesti tecnologici e nanotecnologie e il senso di Dio sempre da affermare; sul confine del modo di considerare il futuro e la speranza senza la quale l’uomo vive nella tragedia e nella disperazione. Il percorso che qui si propone scivola lungo i tratteggi delineati nel desiderio di far emergere, sempre e comunque, una visione antropologica che sa rispondere a tali sfide moderne con la luce anche del patrimonio della tradizione filosofico-teologica.</p> 2023-12-02T00:00:00+01:00 Copyright (c) 2023 https://www.prospettivapersona.it/index.php/prospettivapersona/article/view/128 Social network e capitalismo della sorveglianza: i pericoli per la democrazia e l’antidoto di una visione antropologica cristiana 2023-12-04T16:39:39+01:00 Alessio De Fabritiis redazione@prospettivapersona.it <p>Il presente lavoro prova ad analizzare quelle caratteristiche dei social network che ne determinano il potere informazionale, mostrando i rischi connessi alla disinformazione e al ritrovarsi in «bolle» che allontano dalla verità, generano polarizzazioni e rappresentano un grave pericolo per sane dinamiche democratiche. Vengono evidenziati inoltre i meccanismi di quello che è stato definito «capitalismo della sorveglianza», che determina un aumento esponenziale dell’asimmetria della conoscenza tra pochissimi e il resto della popolazione, arrivando a manipolare il comportamento umano. Di fronte a questo panorama l’antidoto proposto, per salvare la democrazia, mira a recuperare la ricchezza e la fecondità della visione antropologica cristiana con la sua concezione di persona.</p> 2023-12-02T00:00:00+01:00 Copyright (c) 2023 https://www.prospettivapersona.it/index.php/prospettivapersona/article/view/129 Il senso di Dio e la questione del cyborg 2023-12-04T16:41:09+01:00 Settimio Luciano redazione@prospettivapersona.it <p>La figura del cyborg rappresenta un modello antropologico in cui si trova l’ansia dell’immortalità terrena: dilatamento della realtà attuale in modo indefinito. A essa è correlato un dualismo che si illude di separare mente e corpo disprezzando quest’ultimo. In rapporto a Dio si evidenzia il senso di Trascendenza presente nell’uomo che non s’accontenta dell’immortalità terrena ma desidera un amore grande e un senso vero di eternità.</p> 2023-12-02T00:00:00+01:00 Copyright (c) 2023 https://www.prospettivapersona.it/index.php/prospettivapersona/article/view/130 La speranza trasformativa del futuro 2023-12-04T16:43:00+01:00 Dario Di Giosia redazione@prospettivapersona.it <p>Nel divenire della storia e dell’umanità, le dinamiche di trasformazione e conservazione animano la speranza sul futuro. La speranza è attesa ma anche impegno per raggiungere uno scopo. Di fronte a questo impegno si oppongono i potenti mezzi di manipolazione e asservimento egoistico che impediscono un’autentica autodeterminazione. Occorre allora discernimento e capacità di riproporre una narrazione del fatto umano illuminata dalla fede in Cristo, nel solco della Dottrina sociale della Chiesa. La speranza cristiana è un potente mezzo di vita, accompagna oggi i processi storici e sociali come il sale che dà sapore, la luce che rischiara le oscurità.</p> 2023-12-02T00:00:00+01:00 Copyright (c) 2023